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MAI SIGNIFICATO SF ENINDANE)
NP "€ DEL PELLEGRINAGGIO
pile” ì DELLA RICONCILIAZIONE
LE
Lo scopo principale di questo incontro è quello di permettere a
tutti noi, qualunque sia il nostro hendicap, di vivere un momento intonco
di preghiera.e di gioia, durante il quale potremo scoprire l'amore e la
speranza che Gesù ci offre, nella Sua Chiesa,
ssi, Questo pellegrinaggio, se da una parte deve essere un aiuto
per la fede dei genitori e dei loro figlioli handicappati, dall'altra
deve esserlo anche per tutta la Chiesa, Essa infatti deve continuamente
riscoprire il posto privilegiato del più piccolo e del più debole, quale
oe lo ha rivelato Gesù,
= Il pellegrinaggio deve significare che gli handicappati sono
"3 casa loro" nella Chiesa, Qualunque sia la loro condizione, nulla può
impediré a Dio di comunicare a ciascuno lo Spirito Santo,
Fratelli in Gesù, essi
devono essere riconosciuti
come tali - ciascuno con la
sua particolare missione +—
e accolti nel cuore di tutte
le nostre comunità: parroc-
chie, gmppi, movimenti ecc.
In questo spirito, il pellegrinaggio sarà una testimonianza auten-
tica della Chiesa in un mondo senza gioia e indurito dal materialismo.
suole sede Rinnovarsi e riconciliarsi costituisce l'essenziale
di questa iniziativa. Dio solo può cambiare il nostro
cuore di pietra in cuore di carne, purchè glielo
chiediamo con fiducia e senza stancarci.
La Sua cenerezza ci permetterà di riconciliarci con
noi stessi, con la vita, le difficoltà, le pene,
con tutti quelli che ci circondano,
che abbiamo offeso, o che ci hanno offeso.
Il pellegrinaggio non è fine a se stesso.
L'incontro della riconciliazione non deve essere un fuoco di
paglia che lascerebbe gli handicappati e le Foro famiglie in una solitu-
dine ancora più grande,
Questo richiederà perciò che le comunità createsi in occasione
dAcl pellegrinaggio continuino a vivere per approfondire i
nuovi legami d'amicizia c testimoniare così la buona novella
che Gesù ancora oggi ci porta,
nela Fede e nella Luce,
++t++%+
SINBOLO! iulbins af quale sara vissu lo \
IL FUOCO .
GESU' CRISTO
Il SUO SPIRITO
.
x! 11 tempo .
Chi parteciperà
“AA {
Luce .il
\\ tutte if
me CI \
illumina 7A, \
purifica | \ ‘RM
trasforma | Na 74
Luce del Mondo
è il "Fuoco Di Dio".
le)
ANDARE VERSO LA LUCE
della preparazione,
della partenza,
del cammino verso Roma, fino al raduno euceristico
intorno al Santo Padre,
domenica pomeriggio,
26 ottobre.
a questo pellegrinaggio?
non soltanto coloro che verranno a Roma,
ma anche coloro che resteranno nelle loro case.
Bisognerà alutarli a "parteciparo"
a tutta la vita di questo pellegrinaggio. Q
"Partire" richiede una preparazione:
.
si prevedo il viaggio: "carta - itinerario".
seni-osnneaeceracemeet
viaseio: TT dove è situato?
che cosa sò vedrà?
chi si incontrerà?
Ci si procurano le provviste per il viaggio: i
"bisaccia — viatico —
pergamena" sulla quale
saranno scritte testimo-
nianze, intenzioni ,di
preghiere, preghiere.
Lilo __ _ ___mmocsarcc-t .
prziepaa prrg ego ®
insegne, cartelle sanita-
rie, stenderdi di gruppo.
e dei messaggi di amicizia,
per coloro che incontrerao
coloro che "restano" | _
x i rellogrini i loro delegati,
devono essere certi di uvors nei
sicuri dolla loro unione spirituale,
3
“Cazminare"”, al seguito di coloro che ci hanno preceduti; (senso del
popolo di Dio attraverso il tempo):
+ successione apostolica fino a Paolo VI e ai
nostri vesuovi,
+ posto e sigificato dei santi,
» “termine” + raduno finale e universale,
quando sorgerà il "Grande Giorno Eterno: ",
Andando ( sforzo, stanchezza )
Melgrado polvere e tempeste ( senso del peccato )
"Rivolti verso Rome", Centro della Chiesa, o verso il
ss successore di Pietro.
"In spirito di Penitenza". Celebrazione penitenzisle,
n pupi
sia a Roma, nella mattinata di domenica 26 ottobre.
"Fino al Raduno Generale"
+ per l'accoglienza in Piazza San Pietro
«+ per la Celebrazione Zucaristica intorno al
Santo Padre, nella Basilica di San Pietro,
centrata su'Gesù Cristo-Luce del Mondo".
VIVERE NELLA LUCE
I due giorni che seguono devono essere vissuti in un clima di Gioia
e di Festa,
.» immersi nella Luce,
» guardiamo, scopriamo; la Chiesa di Roma,
» Roma e le vestigia delle
diverse civiltà del passato
- Catacombe, testimoni dédlla
fede, Roma attuale.
+ Sguardo ai quattro punti
dell'orizzonte.
"Amare" Riconoscere come tali coloro che incontriamo, in
albergo, per la strada, ovunque.
Capirli,
Amarli come fratelli,
Questo provoca in noi la Gioia che esplode in Pesta,
in modo particolare il lunedi pomeriggio.
IRRADIARE LA LUCE
"Prima di ripartire":
+. Veglia della Luce a Piazza San Pietro:
» Parola di Dio, fonte di Pede e d'Amore,
- mano sul Vangelo e catena dell'amicizia +
+ Amore, che è Luce (dal aero principale, la
fiamma viene trasmessa alle altre candele).
.» Agape fraterna, prima della pertenza:
- Iucaristia a San Paolo fuori le Mura; ove sarà
letto il Vangelo dell'invio in missione dei
72 discepoli,
— omelia partecipata.
. Invio:
- imnagine-ricordo del Santo Padre
- messaggio dei Vescovi dei paesi presenti al
pellegrinaggio.
. Ultimo arrivederci, sulla piazza della basilica.
“Il Ritorno" . "Sforzarsi di situare meglio la propria casa,
nello scenario universale":
- senso del relativo,
- importanza della "mia pietra" nella costruzione
della Chiesa Universale:
attraverso il tempo,
attraverso lo spazio.
" TL'Incontro con coloro che sono rimasti a casa":
Prevedere {il momento del ritrovarsi insieme
. la consegna dei ricordi, delle immagini...
. una celebrazione-festa, dove si ritrovino alcuni
degli elementi utilizzati nelle celebrazioni
romane.
Cosa faremo per diffondere intorno a noi La Luce del
PELLEGRINAGGIO ?
Spirito del pellegrinaggio
secondo uno schema di D, JULIEN
NB. Por preparerci a vivere il pollegrinaggio secondo questo spirito,
sarà bene incontrarci qualche volta, fin del mese di settembre.
A ROMA, gli incontri saranno:
per VILLA PATRIZI : sabato_6 e 20 settembre
per SAN GIOACCHINO : domenica 21 e 28 settembre
e le domeniche di ottobre
per SANTA SILVIA :s domenica 21 settembre e
domenica 5 ottobre
na: # è © $ SÈ
NB. Gli articoli di questo numero dono stati pensati e redatti in modo
da poter essere letti c commentati con i ragazzi stessi per aiutarli
a partecipare il meglio possibile a questi incontro.
Te r c 4h e“
raro fi eo
ds PDA 7
I NOSTRI FRATELLI handicappati,
L
che verranno in pellegrinaggio, non potran
no apprezzare tutte le ricchezze della gtoria e dell'antichità
che Roma offre agli spiriti colti, anche se l'esperienza dimo-
stra che sono capaci di afferrare il significato delle Catacom-
be, del Colosseo, delle grandi basiliche, molto più di quel che
pensiemo, Ma saranno attirati da altre cose.
Nella semplicità del loro cuore, andranno direttamente
all'essenziale: Roma è il Papa, è la persona del Papa attuale,
è Paolo VI.
Tl loro cuore, spesso meno ingombro e meno orgoglioso del
nostro, è più disposto ad afferrare, con intuizione di amore, il
triplice aspetto del mistero del pontificato,
- Il Papa come "Sommo Pontefice". Nelle grandi solennità del
Giubileo appare più che mai sotto questo aspetto che molti
adulti del nostro tempo rischiano di considerare con occhio
indifferente o distratto, o anche ostile,
- Il Papa come "Padre Comune" della grande famiglia cristiana,
Tutti gli ultimi Papi, con le loro parole, i loro gesti
pieni di affabilità, di bontà, di dolcezza, hanno saputo
ridestare questa figura nel cuore dei loro figli.
Ma la Chiesa di Gesù non è soltanto una Società,sacra, una Famiglia
unita dalla Fede e dalla Speranza, Essa è anche
- Il "Corpo Mistico". Per i Padri della Chiesa il Pontificato,
come l'Eucaristia, è il grande segno dell'unità d'amore che
è la prima caratteristica della Chiesa di Dio: un segno
misterioso, istituito dallo stesso Gesù, come segno visibile
ed efficace dell'assistenza dello Spirito Santo,
Che gli handicappati allora, durante il loro pellegrinaggio
a Roma, siano per noi, e attraverso noi per gli altri tutti,
quei fratelli e quelle soretle che ci aiutano a vedere nel
Pontificato il segno dell'Unità d'Amore che tanti cristiani,
senpre più numerosi, invocano,
e RI E
Pen et ga ROMA
2% Vada io
/ i
ala eni
Per te, ho visi | er I pe
, ho visitato Roma! gl‘ 774% HE Dà
Il sole era caldo, il cielo 2 SII
blu. Camminando per le "I A i
strade di Roma, pensavo a te. f
"Insieme" camnineremo per le vie di Roma...
Sono andato a vedere il Palatino.
Ho visto delle mura maestose e belle, in cima
Yna una collina. Quasi un grande castello!
<lE Ho chiuso gli occhi e ho pensato all'Imperatore
Romano e a tutti i suoi amici,
Ho pensato ai soldati e ai cavalli,
alle lance e alle spade.
Ho immaginato la grande festa dell'Imperatore
Romano,
e ai suoi piedi, alla sua porta,
i poveri che avevano fame.
CIÒ
#3 pa: )
x Ù
Vicino al Palatino, ho visto il Circo Massimo,
Un lungo e grande Circo. Allora ho pensato ei gladiatori, alle corse
dei carri, ai lottatori, agli uomini
che gridevano, agli unmini che morivano,
al sangue che colava.
Ho visto il Colosseo e il Foro:
E! bello! E' grande! Ma è vuoto!
Non c'è più nessuno. Non c'è più festa!
Allora sono uscito dalla città.
Ho visto il selciato delle grandi strade romene,
Ho visto la traccia delle ruote dei carri...
Allora ho guardato lontano... lontano... {4
fino alla fine della strada.... £ ho immeginato Paolo, San Paolo,
che arrivava a Roma.
Paolo stanco dal viaggio, ma pieno di coraggio, con tanta gioia nel
nuate, animato dal Vangelo.
i poi ho immaginato Pietro, San Pietro, che arrivava a Roma,
Anche lui, tutto preso dal Vangelo.
Sono entrati 2 Roma;
hanno trovato amici, si sono riuniti in una casa,
e tutti insieme hanno fatto una festa,
come aveva chiesto Gesù,
parlavano della Liceta Novella:
Dio ama Gesù, e Gesù è vivo!
Dio ama tutti gli uomini, e tutti gli uomini possono vivere!
Allora ho immaginato i cristiani che dicevano questo a tutti.
Ma molti non li ascoltavano:
Dà fastidio qualcuno che dice che bisogna amarsi...
che dice che il Salvatore non è l'imperatore!
Allora ho guardato la terra di Roma:
ho immaginato i cristiani presi,
imprigionati, martirizzati...
Ho visto la prigione Mamertina, ho pensato a San Paolo e San Pietro
in prigione.
Ho pensato al sangue dei cristia
per aver detto la Verità.
Ho visitato il cimitero dove San Pietro è stato sepolto.
Ho visto le Catacombe dove i martiri
sono stati sepolti...
Ho pensato ai primi gruppi di cristiani
Nascevano sulla terra dei martiri,
diventavano grandi, più grandi..
più grandi... Così grandi
da dover costruire le basiliche.....» 3
legati, maltrattati,
ni che sono morti
® ho visto le basiliche cristiane.
Ho visto Santa Sabina e Santa Maria Maggiorò
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ida San Paolo e San Pietro u--_e
Che apre le sue grandi braccia e |guarda il mondo.,..s»
2441
it —lan ri
lozjas reti nl
2090 WII RIA
ARIA
i Per te ho visitato Roma
© ti invio il saluto fraterno che S sé i ;
t i an Pietro avev 1 i
oristiani del mondo: irene
" Grazia e pace, a te, in abbonfanza ". (I P. 1,2)
E Pe d5
Michel CHARPENTIER
ui Meu a,
" Che abbiamo visto a
Lourdes? Un Pellegri-
naggio, si, e molto
di più, Una grande
comunità cristiana
formatasi in poche
ore tra migliaia di
persone che hanno po-
tuto conoscersi tanto
da potersi amare
profondamente, perchè
ignoravano le rivali-
$à, le concorrenze,
lo spirito di acca-
parramento e di sfrut
tamento,"
ui faurd ale
" Partiremo ga Lourdes
come vi siamo giunti,
con una croce sulle
spalle; non andiamo là
perchè essa ci sia tol
ta, ma per imparare in
sieme a portarla meglio."
ui Ariani popa
Se siamo venuti a
Lourdes da tutte le par
ti del mondo; è perchè
ciascuno di noi può di
ventare portatore di
speranza. Bisogna che
noi partiamo da qui
portando con noi una
luce di fiducia che ac
cenderà altre luci nel
mondo. "
n'alta mamma
" Dal mio ritorno da
Lourdes, la gioia di
una sicurezza, la cer
tezza che non mi la-
scia più e che si rias
sume dicendo: Alleluia!
per coloro che cantava
no e che dicevano alle
luia quando io stessa
non avevo la forza per
farlo, Alleluia! per
coloro che avegano la
Fede quando io non
l'avevo.
Alleluia! per coloro
che amavano quando io
non avevo la voglia
di amare,"
dei geulori
" Ciò che più profonda
mente è rimasto impres
so in noi è quella gio
ia che ci contagiava
tutti, quegli amici in
contrati... Non è for-
se questa la vita che
ci aspetta: "Una grah-
de gioia, una immensa
festa, e questa, real-
mente, senza frontiere
nè di tempo... nè di
luogo... nè di persona!"
E' così strano, bello,
3
nuo medie
" Siamo qui riu-
niti, numerosi me
dici; non tanto per
discutere di medicina,
mae soprattutto per
studiare come giunge
re ad una carità uti
le, quella che davan
ti ad un tandicappato è
ci fa provare non sol
tanto un sentimento
di compassione e di
affetto, ma ci spin-
ge anche ad azioni
utili, E' importante
vedere come la segre
gazione ed il rigetto
possono distruggere
una persona, e come
al contrario, l'amore
può costruirla,"
sn alliop medico
" L'handicappato men-
tale è considerato
troppo spesso nella
Società, da una parte
come pericoloso, dal-
l'altra come irrecupe
rabile, La prima cosa
da fare, se vogliamo
renderci utili, è di-
mostrare checiò è fal
s0, Quello che vedia-
mo qui ne è una prova'
vino georvan (i
" A Lourd& ho capito:
che non era un sogno,
un mito, una follia:
la nuova società nel-
la quale ci si ricono
sce tutti fratelli, è
possibile; ne abbiamo
fatta l'esperienza
durante quattro giami,
sentirsi sullo stesso piano di un piccolo handi-
cappato che non parla, ma che ti guarda dritto negli occhi, ti stima
degno della sua fiducia e si stringe a te... "
|
j
una cosa di cui nessuno
fino a quel somento mi
aveva parlato "esisteva
no altri ragazzi più
gravi del mio, esisteva
no madri con sofferenze
più grandi delle mie...
una mamma
- un papà di Roma
"* Ero ancora giovane
quando è nato il mio
primo figlio,
Desideri, speranzG,
illusioni, ma non è
n stato così perchè quan:
do nacque il mio bambi
.no mi dissero: "è mon-
goloide".,
Infranti tutti i so
eni! Non-era più possi
bile realizzare quella
che era stata l'attesa,
il piacere di portare
aventi un figlio norma
le e cominciò così ma
lotta che molte mamme
conoscono,
Un figlio cne non
era come gli altri, il
. dolore di tanti anni,
di tutti i giorni, di
tutte Le ore,, E così
® per tanto tempo; per
tanti lunghi anni, con
un figlio diverso!
Malgrado il dolore
ci rendemmo conto unita
mente a mio marito che
tanti genitori soffriva
no più di noi, e senti-
vamo forte il desiderio
di aiutarli, amerli,
comprenderli nel loro
dolore.
Tornammo con un cuo
re pieno di speranza,
di forza, ma quel che
più conta, di volontà,
volontà di amare i no-
stri amici con un pro-
fondo sentimento di
comprensione,
Non credo al miraco-
lo, ma Lourdes ha modi-
ficato il mio cuore,
fondamento la mia vita,
aio» 0 0 + DI ACESSO
il telefono suona, gen-
te bussa alla porta...
Sabavo facciamo merenda
cen alcuni amici, ma
dobbieno fare presto
perchè domenica ci
aspettano gli altri...
Si! tutto questo che
dico è vero, è sincera-
mente vero da quando ci
siamo reciprocamente
detti di non essere soli
Le gioie e i Gispia-
ceri di une famiglia di
ventano di tutti; siamo
una comunità "aperta"
Io marito ec io
eravemo Giventati di-
versi, ci eravamo iso
lati da tutti, non esi
steva più che F. e ilU
nostro dolore...
Ed ecco Lourdes!
una tappa come tante
della nostra vita, una
visita qualunque come
quelle fatte ad uno
dei tanti specialisti
che ci avevano consi-
gliato.
Dopo qualche ora mi
accorsi che le cose
erano diverse!
Non ero la sola madre
ad avere un figlio
così; alfri bambini
crano come il mio,
In quella occasione
, mi resi conto di una
* cosa che modificò pro-
avesti ragazzi,
hanno diritto a
riamo - dice Jean Vanier —
impari a rispettare i diritti e
Gg
e la gente ci guerda.
Forse si meraviglia
questa nostra apertura
e ancora più ci a
11 dolore è portato
non con fierezza,
con accettazione, a
mo detto alla gente che
ci sono anche i nostri
figli,
Continuate a dirlo...
—_r————€ @+
dal Messaggero
aprile 197]
Per le prima volta;
in occasione della Pa-
squa 1971, Lourdes è sta
ta mèta di un pellegri
neaggio senza precedenti:
quattromila ritardati
merteli, provenienti da
24 Paesi e accompagnati
da ottomila tra genito—
ri e insegnanti. La mag
gior parte dei sub nor-
mali sono cattolici.
Alcuni possono cammina-
re e parlere. Altri ven
gono spinti su sedie a
rotelle o trasportati in
barella fino alla Basili
ca e alla Grotta. »
C'è una grande calma
e un silenzio quasi as-
soluto....
Il pellegrinaggio de
nominato "Fede e Luce"
è stato organizzato da
Jean Vanier, figlio del-
l'ex governatore genera-
le del Canada. Per lui i
sub normalî rappresenta
no una continua lezione
di umiltà e di innocenza.
" Il miracolo in cui spe
e che la gente normale
le sofferenze di
Li abbiamo radunati qui per dimo-
strare che sono persone capaci di amicizia
,
che
scuole bùone e a un buon tratta—
zento, Si trascinano dietro sofferenze e umilia
zioni, Eppure essi conoscono la vera gioia e pos-
sono insegnarci come sperimentarla ancora, n
Non chiedono mai nulle e apprezzano le
attenzioni anche più modeste,"
da lla
Come già a Lourdes, anche a Roma
in ottobre migliaia di handicappati,
con parenti e amici del Movimento
"lede ce Luce", guidati da Jcan Vanier,
daranno una forte testimonianza di
nuovi rapporti fra gli uomini, dove,
nella fraternità più vera c profon-
da, chi era emarginato diventa par-
te attiva e importante nella realtà
sociale, alla pari con tutti.
da "Città Nuova"
L'adesione delle famiglie a questa
iniziativa di Jcan Vanier, mostra
quanto essa risponda veramente ad
un bisogno attuale dei genitori de-
gli handicappati, lasciati sino ad
ora soli nella loro sofferenza...
Si potrebbere citare molti esempi;
ma il fatto più significativo è il
numero sempre crescente dei parte-
cipanti agli incontri di Fede e Luce.
.., Cos'è che attira tutti questi
genitori, giovani, bambini?
Il rispetto della sofferenza di cia-
scuno, l'amicizia sincera che unisce
cli vni agli altri, il sorriso che
illumina il volto degli handicappati
conquistando tutti irresistibilmente,
da "SE VUOI"
(rivista di orientamento)
Siamo convinti che ogni persona,
“’erita" nel corpo, o nel cuore, 0
nello spirito è in cammino verso un
Dio che le darà la sua piena inte-
rità c molto di più, "me non è an-
cora stato manifestato".
... Siamo convinti che Dio vuol
servirsi ancora oggi del corpo di
Cristo; Lucaristia e Chiesa, per
monifestare in modo privilegiato la
sua presenza ad ogni persona e spe-
cialmente a quelli che somigliano
di più agli uomini "poveri" che
Cristo ha incontrato.
10
STAMFA aio
| ... Siamo convinti che essere cri
stiani non consiste nel dire del-
le belle parole, ma nell'entrare
nel movimento di libertà ed amore
inaugurato da Cristo, ciò che
suppone delle azioni concrete.
da "La ROCCA"
«e, Tutti abbiamo bisogno di cer-
care la luce, e questa luce la
vedremo sul sorriso di gioia deii
nostri giovani che, per le realtà
spirituali, sono sensibilissimi,
«.. Forse ci saranno critiche e
ineredulità, a proposito di que-
sto pellegrinaggio. Non dobbiamo
meravigliarci, perchè anche nel
Vangelo leggiamo che tutti non
capirono l'atteggiamento del Si-
gnore, .
Egli infatti scelse il debole:
invitò alle nozze i poveri, i de-
boli, gli esclusi... Ma Dio fac-
cia capire anche a loro il messag
gio di "Fede e Luce"!
Noi ci crediamo, e per questo
andiamo a Roma.
| Vivremo là tre giornate insie-
me agli amici del mondo intero...
da "Famiglia Cristana"
Nar,
Rome, certo, non è Lourdes...
e sarà più difficile trovare un
clima di calma, di silenzio c di
preghiera.
la come a Lourdes, anche a
Bona ci raduneremo per dimostrare
che i nostri ragazzi sanno apprez
zare l'amicizia, la gioia, le co-
se belle.
A Roma c'è il Papa, che ir
nome di Gesù ci dirà ancora una
volta: "Lasciate che i piccoli
vengano a me,"
A Roma, tra migliaia e migliaia
di pellegrini, ci saremo anchka
DO: 455
si
Quattro giorni, a Roma, per
sc SOTA
VLA e M E
VE
RR QUA
per le strade di ogni giorno.
vedere tutto, sono pochi!
Il nostro tempo sarà allora consa
cerato alla visita dei luoghi essen-
ziali, quelli che - in seguito - ci
aiuteranno ad essere "pellegrini" migliori
=
Il pellegrinaggio della Riconciliazione avr
domenica pomeriggio 26 ottobre.
O Ci ritroveremo t :
) chiesa più grande del mondo. Può acc
migliaia di cristiani che vengono da ogni parte,
ticolare per pregare sulla’ tomba di San Pietro,
: à inizio ufficialmente
utti alla basilica di San Pietro. E' la
ogliere migliaia e
in par-
Pietro è l'apostolo che Gesù ha scelto per fondare
la Sua Chiesa.
Dopo l'ascensione al cielo di Gesù, Egli è di-
ventato il capo della Chiesa e ha voluto sta-
bilirsi a Roma, che da allora è divenuta la
\ capitale del mondo cristiano.
N Pietro era sicuro che Gesù era il Figlio
==|; di Dio, il Salvatore, e voleva che il
5 A mondo intero Lo conoscesse. Per questo
ZAN è stato arrestato e crocifisso come il
i) \ suo Maestro.
ZITTA E' stato sepolto in una tomba povera,
VAL 4 YA ALS una fossa ricoperta da qualche
pietra. Più tardi; icristianf hanno pensato che niente sarebbe stato
troppo bello per Pietro, il primo Capo che aveva loro portato la Luce,
ed è così che hanno costruito la basilica di San Pietro.
LA TOMBA DI SAN PAOLO a S., Paolo fuori le Mura
Gesù, quando viveva su questa ter sempre più lontano; per questo
* ra, non è mai andato fuori del suo è chiamato l'apostolo delle
? Paese, la Palestina. Ma ha detto ai Nazioni, Nessuna difficol- +
suoi apostoli: "Andate, e proclamate tà l'arrestava. à
i1 Vangelo a tutte le creature". .
Per farsi conoscere negli altri 3 cardi Pia Palo
Paesi, Gesù ha scelto per primo spa ea
Paolo. Gli ha detto: "Va, voglio in- lan [
3 E Ne ha approfit pi
viarti lontano, tra i ani,"
! CEE tato per an-
Paolo, mosso Gallo Spirito, di nunciare la
paese in paese per far conoscere Buona Novella
Gesù. E' andato sempre più lontano, a tutti quelli
12 -
che i È 1 ; ;
ch a e Poi, come Pietro, come il suo, pieno d'amore, per far
è stat a c Di - 4-3 si
ato condannato a morte. conoscere &esù a tutti quelli che
La tomba di Paolo è a S. Paolo incontriamo, e farlo amare,
FP ; > JM x
— le Mura, Là, andremo, l'ul- Gesù ha detto: "Sono venuto ad
uno giorno del pellegrinaggio. accendere il fuoco sulla terra e non
Domanderemo a Paolo un cuore ho altro desiderio se non quello che
—_————————" ' pagkilk,A
Sta, ora, a ciascuno di noi, fare in modo che il fuoco si estenda
su tutta la terra.
DE CATACOMBE
La terra sulla quale è costruita Roma può essere facilmente scavata.
I primi cristiani ne hanno approfittato per costruire nel sottosuolo
dei lunghi corridoi nelle cui pareti scavavano dei ripiani chiamati
"loculi" sopra i quali deponevano i loro morti.
Questò sotterrenei hanno preso il nome di CATACOMBE.
I cristiani andavano nelle Catacombe per 2
celebrare l'Eucaristia sulle tombe dei loro
morti che "vivevano" ormai la vita del 23
Cristo Risorto, La loro Fede si traduce- 12
va sulla pietra: infatti, vicino al nome \
del defunto erano tracciate queste parole: ei \\
" EGLI VIVE ". I
La morte, per i cristiani, non porta alla \
tristezza, ma alla serenità, alla pace,
perchè Cristo è risorto e anche noi risorgeremo,
Quando gli imperatori perseguitarono i
cristiani e li fecero morire perchè restavano
fedeli a Gesù, questi furono sepolti nelle Catacombe: morendo per
Cristo, ne erano stati i testimoni coraggiosi e fedeli,
Ora, sulla terra, ci sono ancora cristiani che devono scegliere:
o Aire ché non sono amici di Gesù, e allora saranno lascieti tranquilli,
o dire che sono cristiani e vogliono vivere come cristiani, e allora
saranno perseguitati: non possono andare nelle scuole con gli altri,
sono privati dei loro averi, non possono trovare lavoro....
Bisogna pregare molto per questi cristiani perseguitati, perchè
siano ripieni della forza dello Spirito Santo e perchè Gesù li
colmi della Sua Pace.
Anche noi dobbiamo vivere di queste parole di Gesù:
"Beati sarete voi, quando vi perseguiteranno
per causa mia."
E dobbiamo chiedere allo Spirito Santo di non avere mai paura di dire
che amiamo Gesù, e di accettare con coraggio e anche con gioia le
aifficoltà e le pene di ogni giorno.
43
QUALCHE DETTAGLIO DEL PROGRAMMA
-—@<-—@@@@1<c@»@@@/r@ou@l@*=;@
Abbiamo pubblicato nel n° 5 di questo giornalino il progremma
del pellegrinaggio.
Vogliamo vederne insieme qualche dettaglio? _
DOMENICA POMERIGGIO, a SAN PIETRO, avremo una MESSA H
con il SANTO PADRE; che ha già espresso più volie il Cal dZÒ
suo desiderio di incontrarci.
Dopo la Messa, il Papa saluterà in particolare una rappresentanza di
ragazzi di ogni Nazione.
I vari gruppi arriveranno a piazza San Pietro portando uno stendardo
e una pergamenù.
sullo stendardo sarà scritto il nome di un Santo che sceglieremo come
"compagno di viaggio" per indicare la continuità tra i santi che ci han-
no preceduto nella Fede e noi, e il nome della città di provenienza con
un simbolo della città.
Sulla pergamena di gruppo saranno scritte delle intenzioni di preghie
ra, qualche rapida testimonianza di riconciliazione avvenuta e una pre-
ghiera espressa a nome di chi va a Roma e degli emici che restano a casa,
I particolari per la confezione dello stendardo e della pergamena
saranno dati ai capi gruppi.
DA DOVE VENGONO I PELLEGRINI?
DANIMARCA n° bo
CANADI vi° 1350 BELGIO n° 400
STATI UNITI n° 500 GERMANIA n° ‘80
INGHILTERRA n° 700 SVIZZERA n° 200
SPAGNA n° 250 FRANCIA n°3000 circa
Inoltre una rappresentanza verrà dall'AFRICA, dal PERU, dall'ARGENTINA,
Per l'Italia ci sono stati riservati 1500 posti, ma per ora abbiamo
concretamente una trentina di iscrizioni da Rome. Siamo in contatto con
varie altre località e aspettiamo fiduciosi...!
A questo proposito vorremmo invitare tutti quelli che deside-
rano venire, ad iscriversi il più presto possibile - entro il
31 luglio, preferibilmente - per ragioni organizzative
e per poter cedere gli eventuali posti restanti agli altri
Paesi,
LUNDDI 27 c'è in programma una GRANDE FESTA
Sono previste due ore di allegria!
- In'ora animata dai vari numeri presentati da
ogni gruppo.
A questo proposito, chi si septe di poter
preparare qualche scenetta mimata 0 cantata
- durata 5 o 6 minuti - informi la segreteria
che riferirà al comitato organizzativo,
Ta seconda ora serà animata da persone competenti
ed esperte, per il piacere di tutti.
Il lancio, poi, di palloncini variopinti porterà
la nostra gioia verso il cielo.
JI
Dopo cena,divisi in gruppi ciascuno secondo la propria siena ci ritro-
veremo per parlare di problemi che interessano tutti,
Alla "tavola rotonda" degli itelieni che avrà per tema:
“L'handicappato
A quale vita?"
mio fratello - Diritto alla vita,
parteciperà anche Jean Vanier. |
Le giornata di MARTEDI è riservete elle visita di Roma.
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In serata ci ritroveremo tutti a piazze
VEGLIA DI LUCE.
Una fiaccola sarà portimte solenne
accese le singole candele che ognuno prece
ognuno di noi diventa veramente
san Pietro per una grande
CI
ente dalla basilica e ad essa saranno
aentemente avrà ricevuto, |
At:raverso Cristo, nella nostre vita;
Luce-per-gli-altri.
E' questo il simbolo che vogliamo vivere.
MERCOLEDI MATTINA, a SAN PAOLO FUORI LE MURA, avremo l'ultima Liturgia
insieme.
Il Vangelo sarà quello dell'invio dei 72 discepoli e sarà letto in
tutte le lingue perchè ognuno ai noi si senta poi un "inviato" nel
proprio paese e gruppo, per portare l'amore, la gioia, la luce,
Alla fine della Messa un pensiero particolare sarà rivolto a tutti
quelli che non hanno potuto partecipare al nostro incontro,
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NB, Per informazioni, dettagli, igerizioni... rivolgersi a
SEGRETERIA NAZIONALE FEDE E LUCE - Via Cola di Rienzo 140
tel. 350443
ore 15,00/ 17,00
+ ore 10,00/ 12,00
e ottobre : ore 15,00/ 18,00
per il mese di luglio
per il mese di agosto
per i mesi di settembre
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Adel Pellegrinaggio
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COME E' BELLO...!
Introduzione: Oh come è bello essere qui uniti,
Oh come è bello, Dio viene in mezzo a nol,
è bello esser tutti insieme,
è bello aver la gioia in cuor!
1/ Da lungi noi veniamo ed eccoci arrivati
Felici insieme siamo, da che ci siam trovati.
Da lungi noi veniamo e qui vogliam pregare,
Provare, tutti uniti, la gioia di cantare.
2/ Quanta gente c'è; ci sono molti amici.
Siem qui, grandi e piccini; è Dio che ci ha riuniti,
Quanta gente c'è! e tutti siam fratelli,
Il Dio che ci ha riuniti è il Padre di noi tutti,
3/ E tutti qui riuniti cantiam la nostra fede;
La Tomba di S, Pietro a questo ci richiama,
Siamo giunti qui, venuti da lontano;
Formiamo ùna famiglia, lo Spirito ci guida,
4/ Con Pietro amico suo, Gesù parlava spesso,
Parlavano di Dio, di ciò che Lui faceva,
A Pietro, amico suo, Gesù ha perdonato,
Perchè il nostro Dio può tutto rinnovare.
5/ Gesù, un altro amico in Paolo trovava:
Colui che tanto amò i popoli del mondo!
Andava per le strade ad incontrar la gente:
Portava la parola di Cristo che è vivente,
Ritornello: QUANDO C'INCONTRIAMO, O SIGNOR,
TU CAMBI IT NOSTRI CUORI COL TUO AMOR,
ED ALLORA UNITI INSIEME A TE
SAREMO TESTIMONI DEL TUO AMOR !
NB. Chi desidera il disco con i canti del Pellegrinaggio, può richieder-
lo presso la SEGRETERIA NAZIONALE - Via Cola di Rienzo 140
00192 - ROMA
inviando L.2,000, Nel prezzo è compresa la spedizione,
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R/ Gloria a Dio, su nel ciel. Glori, Gloria!
Pace a tutti, sulla terra Glori.......
1/ Gioria al Padre Creator. Glori... 2/ Allo Spirito D'Amor Glori...
Al Suo Figlio Salvator Glori...
Che ci guida nel cammin Glori..
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(& LINE DU Ciel)
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Com'Egli disse risuscitò. Alleluia! Xadre divina prega per noi, Alldd&
Ln LLANO TEO (Luzizre DANS LA NUIT )
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Lusce nef-fa noFre Lu - ce SUL mondo! Crisfo Ge- su |
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& ACLLAMAZIONI a1L VANGELO
rsa Ri-r0 -Co luce SUulmiu pani lat Pa-ho - la. uce Su 0, Sfaoda
“ ALLELUIA ! ALLELUIA ! ALLELUIA ! ALLELUIA 1
a La Tue Parola, Luce sui miei passi,
La Tua Parole, Luce av? utrada.
NOI CANTIAMO A TE (CHANTE= Le SFIONEUA)
PIA atte =
Porta vi - I che cl dai
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Geo nuo Se prua Te!
1/ Per la vita che ci dà, Signor (ter)
2/ Per l'amore che ci Cèi, Signor (ter)
Noi cantiamo a Te.
Noi cantiamo a Te,
3/ Per la gioia che ci dòs, Signor(ter) Noi cantiamo a Te,
4/ Per 11 Cristo che ci aèi.,Signor(ter)
R/ Alleluia. Gloria a To.
(finale) : Gloria senpre a Te,
Noi cantiamo a Te
SE TU SIGNORE vivi IN ME
QUAND L'ESPRITDEDILEL)
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Se Tu Si -gno-re Vi - vida mè (0
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To Cam- È. to dat ro, wo
1/ Se Tu Signore vivi in me, io canto, io canto.
, Se fu Sigmore ivi in ma. fe cento sai perchè.
Io canto, io canto, io canto e sai perchè;
Io canto, io canto, perchè Tu sei con me.
2/ Se Tu Signore vivi in me, io spero, io spero.
Se Tu Signore vivi in me, io spero sai perchè.
Io spero, io spero, io spero sai perchè;
Io spero, io spero, perchè Tu sei con me.
3/ Se Tu Signore vivi in me, io credo, io credo.
Se Tu Signore vivi in me, io credo sai perchè,
Io ercdo, io credo, io credo sai perchè;
Io credo, io credo, perchè Tu sei con mne. È
_E SE DIO. (s24 viENS- TOI)
Ma mihe cha . Ggl'ori ba; "AC le - Ca - sa
1/ E se Dio m'Ha dato il ciel, alleluia!
E se Dio m'ha dato il mar, alleluia! È,
2/ E se Dio m'ha deto il sol, alleluia!
E se Dio m'ha dato te, alleluia!
3/ Nella gioia del mio cuor, alleluia!
Io T4 cerco, mie Simmor,. alleluio!
4/ Per l'amore che mi dèi, alleluia!
Pi ringrazio, mio Signor, alleluia!
5/ E se ora siamo qui, alleluia!
alleluia!
Ti ringrazio min Siano”,
WI
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